Circuito di SPA Francochamps

06/01/2021
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Circuito di SPA Francochamps
Circuito di SPA Francochamps
Il circuito di Spa-Francorchamps è il più antico e famoso autodromo del Belgio. Situato nelle vicinanze di Francorchamps, una cittadina della municipalità di Stavelot ai confini con la municipalità di Spa, nelle Ardenne. Il circuito è sede del Gran Premio del Belgio di Formula 1, la cui prima edizione si svolse nel 1924, e inoltre della 24 Ore di Spa e di altre gare del calendario internazionale. Viene spesso indicato da appassionati e addetti ai lavori come "l'università della Formula 1", per la varietà di curve, rettilinei, salite e discese che i piloti affrontano. È il circuito preferito da Kimi Räikkönen e Max Verstappen. La storia del circuito di Spa-Francorchamps è lunga e affascinante, ma inizialmente la pista era radicalmente diversa rispetto alla versione attuale. Il tracciato belga inizia la sua attività già nei primi anni '20 ed è ricavato unendo, su progetto di Jules de Their, proprietario del giornale "La Meuse", e del presidente del RACB (Royal Automobile Club Belgium) Henri Langlois Van Ophem, le tre strade statali che collegavano le cittadine di MalmedyStavelot e Francorchamps. La prima gara disputatasi sul tracciato si svolse nel 1922 e già nel 1924 si tenne la prima 24 Ore di Spa-Francorchamps, mentre nel 1925 gareggiarono per la prima volta a Spa le vetture di Formula Grand Prix. Dall'idea degli organizzatori risultava un percorso di forma triangolare di circa 14 km, tra i più lunghi del calendario internazionale, e allo stesso tempo per via dei lunghi tratti rettilinei uno dei più veloci e impegnativi. Una pista in cui i campioni facevano la differenza, soprattutto dopo le modifiche al tracciato di fine anni 30 realizzate allo scopo di farne una delle piste più veloci d'Europa, in cui tra l'altro venne aggirata la lenta e contorta sezione dell'Ancienne Douane mediante una velocissima e ripida combinazione di curve destra-sinistra in salita (in 240 metri di pista si affronta un dislivello di 24 metri) che sarebbe diventata una delle curve più famose dell'automobilismo mondiale, la Raidillon (in francese: salita ripida), che è conosciuta al grande pubblico degli appassionati insieme alla curva sinistrorsa posta in fondo alla valle dell'Eau Rouge (Acqua rossa, dal nome del fiume che scorre sotto alla curva) e che vi si immette, formando la sezione Eau Rouge-Raidillon che è di frequente ed erroneamente denominata semplicemente Eau Rouge. La Raidillon non è però l'unica curva "artificiale" creata in questo tracciato naturale: dopo la seconda guerra mondiale, continuando nel loro intento di farne il circuito più veloce d'Europa, gli organizzatori decisero di bypassare il "tornante di Stavelot", posto ad un incrocio all'estrema periferia dell'abitato di Stavelot subito dopo la piega di Holowell, una veloce sequenza destra-sinistra alla fine del secondo tratto del rettilineo di Masta. Realizzarono quindi nel 1947 una bretella di raccordo che nasceva alla fine del breve allungo posto nel mezzo del destra-sinistra di Holowell per formare con essa un unico curvone veloce e lievemente soprelevato che si congiungeva al tracciato originale circa trecento metri dopo il "tornante di Stavelot", riducendo così la lunghezza totale del circuito di circa 600 metri. Dopo la Seconda guerra mondiale, la pista iniziò a ospitare il neonato Campionato mondiale di Formula 1, diventando uno dei banchi di prova più importanti per i piloti della massima categoria automobilistica. Infatti la maggioranza delle curve erano delle vere e proprie sfide da affrontare ogni giro a velocità pazzesche, col risultato di rendere evidente la differenza tra i piloti medi e i campioni. Oltre alle già citate Eau Rouge-Raidillon e Stavelot sono passate alla storia curve come la vecchia Malmedy (una lunga curva a destra in forte discesa, rallentata a partire dal 1970 da una chicane), Masta (la serrata sequenza sinistra-destra da affrontare in pieno in mezzo alle case posta a metà del rettilineo di Masta) e la Blanchimont (che fa parte dell'attuale tracciato). Le alte medie erano ovviamente grande fonte di rischio per piloti e centauri, così a causa della sua pericolosità, Spa fu teatro di parecchi incidenti, spesso mortali. Nella seconda metà degli anni '60 la pista fu adeguata, per quanto possibile su un tracciato normalmente adibito alla viabilità ordinaria, ai nuovi standard di sicurezza, ma ciò non bastò a placare le rivendicazioni dei piloti di Formula 1, che con l'avvento degli alettoni dovevano affrontare percorrenze in curva elevatissime. Così, dopo l'edizione del 1970, su pressione del sindacato piloti guidato da Jackie Stewart, si decise di trasferire la prova belga del mondiale a Nivelles prima e a Zolder poi. Nel frattempo, l'autodromo di Spa-Francorchamps continuò ad ospitare le altre maggiori categorie automobilistiche (in primis la 1000 km per vetture prototipo e la 24 Ore per vetture turismo) e il Motomondiale (disputatovisi dal 1949 fino al 1990, ad eccezione del 1980).
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